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© maurimarino 2015, per gentile concessione. https://www.flickr.com/photos/maurimarino/

Con sensibilità di tocco e leggerezza di scrittura, ariosa e a un tempo densa di contenuti e spunti che fanno riflettere, quest’oggi la mia amica Sherazade, la cui voce mi giunge da un luogo che più di ogni altro io chiamo casa (perché lo è, nonostante ogni diversa considerazione possibile, per il semplice fatto che è così che mi sento, e che mi fa sentire in sé, da sempre), citando Hermann Hesse mi regala proprio le parole che stavo cercando per esprimere un sentimento.

“…sono fratello di tutto ciò che ammiro e che sperimento come mondo vivente… perché lungo il cammino dello stupore sfuggo per un attimo al mondo della divisione ed entro nel mondo dell’unità”

Ecco, è tutto qui. Alcuni vivono il mondo come un luogo di divisione, nel quale sono patrigni padroni o fratellastri invidiosi o perfide concubine, accaniti e mai sazi divoratori e distruttori. Io invece lo vivo come fratello, come luogo vivente di unità. E di reciproca armonia.

Grazie Shera! 🙂

sherazade2011

Scrive Hesse:”…tutto il visibile è espressione, tutta la natura è immagine è linguaggio e colorato geroglifico…sono fratello di tutto ciò che ammiro e che sperimento come mondo vivente; della farfalla, dello scarabeo, della nuvola, del fiume, dei monti; perché lungo il cammino dello stupore sfuggo per un attimo al mondo della divisione ed entro nel mondo dell’unità, dove una cosa, una creatura, dice ad ogni altro:

“Tat twam asi” (Questo sei tu)

“Tat twam asi”…
“ ..sì, ma (io)cosa?”

Vicovaro

L’Aniene all’Oasi del Vivaro, Roma ( gennaio 2016)

At these pictures of you

That I almost believe that they’re real

I’ve been living so long

With my pictures of you

That I almost believe

That the pictures are all I can feel

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