Il nome di questo blog è l’abbreviazione di Black Stripes and Orange, in cui di Stripes è rimasta solo la S e la and è scritta come in R’n’B, ovvero il buon vecchio rhythm & blues.
Le strisce nere e l’arancio, come chiunque vi saprebbe dire anche senza conoscere le mie passioni personali, sono i colori primari del manto di una tigre. Come quella qui sotto, courtesy of WWF del quale ero sostenitore e sono da poco diventato anche socio.
Ma ho voluto aprire la pagina non con la foto o il disegno di una tigre (per quello c’è già l’header), bensì con uno scatto di un mio piccolo amico, che purtroppo se ne è andato troppo presto e non è più fra noi, per sottolineare come in questo spazio si parlerà non solo di animali – ahimé, tanti, troppi – che rischiano l’estinzione, ma del mondo animale in generale; e del modo, mio e altrui, di rapportarsi ad esso.
Una particolarità. Come iconcina di BlackS’n’Orange (blavatar, la chiama WordPress) ho scelto lo Ujdat, ovvero l’occhio di Horus, il dio falco, cioè questo qui.
Poiché, come ho appreso nel corso di una recente visita al Museo Egizio di Torino,
Il mito racconta che fu distrutto dal rivale con cui Horus si contende la corona, il dio Seth, e ricreato dal dio Toth: è perciò simbolo di rigenerazione, guarigione e buona salute.
E direi che di rigenerazione, guarigione e buona salute, il mondo animale e vegetale che ci circonda, di cui troppi di noi fanno scempio ogni giorno come se non ci fosse un domani, ha quanto mai bisogno. Per questo motivo, poiché – ce ne si renda conto o meno – siamo un tutt’uno con il nostro ambiente, in questo spazio si parlerà anche di sostenibilità, a 360°.
Ah, dimenticavo. Io sono Dario, scrivo come Julian Vlad e questo su cui vi trovate ora è un ramo del mio blog generalista julianvlad.com. Buona lettura!