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#ilcacciatore, #intheforest, #theHunter, #wrongplace, #wrongtime, cuccioli, fiutare una traccia, impronte di animali, incontri inaspettati, lupetti, nella foresta, odore di sangue, orme nel fango, ottimo fiuto, pioggia sottile, posto sbagliato momento sbagliato, quattro piccoli nuovi amici, seguire una pista, tipi che non sono ciò che sembrano, tornare alla terra
Questo è un racconto di fantasia, ispirato dalla visione de L’ultimo lupo.
Un racconto che si colloca nell’universo di Hazen Mavi, ma che può stare benissimo anche qui.
Al netto dei dettagli avventurosi, mi piace pensare che possa essere verosimile, perché è indubbio (ed è confortante saperlo) che esistono persone che si prendono cura di coloro che ne hanno più bisogno, siano essi uomini o animali. Così, d’istinto, senza nessun altro motivo che una naturale inclinazione al bene, al fare la cosa giusta.
Annuso l’aria. La pioggia è fitta ma sottile, non laverà via le impronte.
Ai lati del sentiero abbondano sassi e rocce affioranti, sarebbe facile camminarci sopra per non lasciare tracce. Un po’ più lento, forse, ma efficace. Non se ne sono preoccupati. Sanno che nessuno li verrebbe mai a cercare in questo tratto di foresta. A parte me, che non sospettano nemmeno che esista. Presto o tardi ripasseranno di qui, e potrò vedere che faccia hanno. Calzano stivali di pelle di daino, proprio come i nativi, ma non vuol dire. Orme giuste, posto sbagliato. Momento sbagliato.